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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Archivi tag: Recensioni di Aldo Viganò
THE HATEFUL EIGHT di Quentin Tarantino
di Aldo Viganò.
Per avere una pur pallida idea dell’uso del cinema che Quentin Tarantino fa nella splendida profondità di campo di The Hateful Eight (il film è stato girato a 70mm), conviene riportarsi alla memoria il prologo di Bastardi senza gloria o anche la scena di Django Unchained in cui Di Caprio uccide Christopher Waltz, mescolando magari il tutto con le sequenze della tortura nella cantina di Pulp Fiction o con quella della sparatoria finale di Le iene, ma anche con la chiacchierata iniziale tra i protagonisti di Jackie Brown. (altro…)
“The Salvation” di Kristian Levring
di Aldo Viganò.
Considerato tradizionalmente il più classico dei generi cinematografici, il western è diventato negli ultimi cinquant’anni uno dei territori prediletti della sperimentazione linguistica e drammaturgica: un archetipo cinematografico nel territorio del quale compete soprattutto alla forma dare senso e sostanza al contenuto narrativo. (altro…)
Giovane canaglia
Secondo appuntamento, al multisala America di Genova, con la rassegna Giovane canaglia, organizzata dalla cineteca D. W. Griffith e dedicata al noir italiano degli anni ’40, ’50 e ’60. Lunedì 11 marzo sono state proiettate le pellicole Mamma sconosciuta di Carlo Campogalliani, datata 1956, e Giovane canaglia di Giuseppe Vari, che ha visto il buio della sala due anni dopo.
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Figli delle stelle
Si accusa spesso il cinema italiano di svicolare dalla realtà di tutti i giorni cercando rifugio consolatorio nel pecoreccio della commedia più degradata o nel travestimento comico di ciò che si preferisce non raccontare. Quando poi, come nel caso di questa amara riflessione sulle conseguenze della disoccupazione e del disagio esistenziale provocato dalle angosce lavorative, un regista cerca di parlare del male di vivere sociale…
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Libri e riviste (90)
La seduzione del cuoco
Io sono l’amore, oltre ad essere un’affermazione impegnativa e ambiziosa, è anche il titolo dell’ultimo film di Luca Guadagnino. Un film ambizioso, appunto, se pensiamo che il regista ha dichiarato di essersi ispirato a Visconti ad un livello conscio e a Rossellini ad un livello inconscio. Il riferimento a Visconti ci appare chiaro: il film ritrae un gruppo di famiglia dell’alta borghesia industriale milanese in un interno.
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CATTIVISSIMO ME – Quel cattivo ha un cuore d’oro
Cattivissimo Me si fonda sulla consapevolezza che i cattivi, al cinema, sono molto più affascinanti degli eroi buoni. Così ci presenta un protagonista, Gru, che congela la dozzina di persone in coda al bar davanti a lui, regala palloncini ai bimbi per poi farli scoppiare davanti al loro naso, vive in un casa che più cupa non si può.
Tutto quello che Gru desidera è diventare il più grande cattivo di tutti i tempi…
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La “vie en rose” di Marion Cotillard
Dopo aver interpretato il ruolo di Edith Piaf, sta conquistando il cinema americano. E s’impegna pure con Greenpeace.
Rob Marshall, che l’ha voluta per il ruolo della moglie di Guido/Daniel Day Lewis nel musical Nine (2009), l’ha definita «instancabile,
senza paura. Daniel è rimasto folgorato, come me. Come tutti», mentre Michael Mann…
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