Sezione: Una voce per il cinema


Perchè Sean Penn

Sean PennOgni copertina di FilmDoc vuole avere un significato che va al di là della semplice attualità. A novembre c’era Hayao Miyazaki, in occasione dell’uscita in sala di Porco Rosso e della mostra all’Accademia. A gennaio Clint Eastwood. A marzo Nanni Moretti. Tutti nomi che non hanno bisogno di molte spiegazioni. Stavolta c’è Sean Penn, presente a Cannes con due film che si annunciano tra i più importanti della stagione…
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Quelle mani nelle nostre tasche

Gli incassi degli ultimi mesi dimostrano il risollevarsi di un’industria, premessa indispensabile a qualsiasi speranza per il futuro?
Ed ecco che arriva subito la bastonata. Il decreto milleproroghe s’inventa una “tassa di  scopo” che dovrebbe sostenere i finanziamenti pubblici del comparto cinema, e vuol farla ricadere tutta sugli spettatori e sulle sale. Dal primo luglio, qualsiasi biglietto per vedere un film in una sala cinematografica dovrà avere una sovrattassa di un euro, indipendentemente dal suo prezzo, che costi dieci euro o che sia un biglietto pomeridiano ridotto, magari per anziani, da tre o quattro euro. Per chi invece non voglia vedere un film al cinema, ma in altra forma, non cambia nulla.
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Noi credevamo, voi credevate, essi non credevano

Come va il cinema italiano? Male, malissimo. Anzi, no. Contrordine: sta andando benissimo. L’ondata di film presentati in pompa magna alla Mostra di Venezia è stata accolta così così nelle sale, i tagli economici facevano temere il peggio, ma proprio quando si pensava al disastro è saltato fuori il caso di Noi credevamo.
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Un nuovo sito, sempre più doc

CONTINUANO LE TRASFORMAZIONI DI FILMDOC, e da qualche settimana qualcuno si è già accorto dell’ultima novità. Il sito completamente rinnovato, oltre a riportare integralmente gli articoli della rivista cartacea propone una serie di servizi supplementari: a cominciare dai link con le sale regionali del circuito d’essai che a poco a poco stiamo inserendo e che permettono ai lettori di FilmDoc di essere continuamente aggiornati sulle programmazioni, le loro variazioni e le loro integrazioni che non sempre è possibile inserire tempestivamente nella versione a stampa della rivista. Il dialogo coi lettori permesso dal nuovo sito internet non si ferma ovviamente qua, e dal prossimo anno contiamo di partire con una serie di iniziative: versioni più lunghe di articoli e interviste, sezioni specifiche che si troveranno solo nella versione on line, un maggior numero di recensioni e commenti ai film, l’apertura a nuove collaborazioni, in modo da sviluppare ulteriormente quell’accesso all’attività critica per i giovani che è stato in questi anni uno dei punti di forza di FilmDoc. Il sito non sarà insomma solo un luogo dove poter consultare on line la versione cartacea, ma una sua vera e propria integrazione: per fare sempre più di FilmDoc un luogo cruciale di discussione di tutto il sistema cinema regionale. Con una piccola novità anche nella rivista che state tenendo tra le mani, una nuova rubrica, “Fight Club”, in cui a turno i collaboratori interveranno per difendere film che a loro parere sono stati ingiustamente trascurati e bistrattati, o che non sono ancora stati immessi in distribuzione ma meritano di essere visti.

(di Renato Venturelli)

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Una voce per il cinema (89)

DOPO TANTI ANNI, FILMDOC CAMBIA ASPETTO

Cambio copertina FilmDOC
Quando nel 1993 uscì il primo numero, la rivista serviva soprattutto a sostenere un circuito ligure di cinéclub in piena salute. Ma da allora molte cose si sono evolute. E’ cresciuto enormemente il circuito d’essai, sono arrivate le proiezioni digitali, sono nate Film Commission e Mediateca regionale, si sono imposti in Liguria festival ormai consolidati a livello nazionale, con un impegno sempre più ampio da parte degli enti pubblici. Questa crescita esponenziale si è accompagnata alla contemporanea crescita di FilmDoc, che Piero Pruzzo ha formato anno dopo anno e che oggi è diventato un luogo imprescindibile di comunicazione e approfondimento in un sistema cinema regionale sempre più ampio e complesso.

Adesso Pruzzo lascia la direzione della rivista, restando però al nostro fianco. Film Doc cambia veste grafica, anche perché certe soluzioni hanno oggi costi molto più abbordabili rispetto a un tempo, ma non cambia la sua natura. Cercherà di informare e di riflettere sul cinema che si fa nel mondo, a partire da quello che succede nelle nostre sale e sul nostro territorio.
Con sempre nuovi collaboratori e nuove rubriche, ma sempre con uno scopo fondamentale: parlare di cinema, degli autori e dei film in cui si crede.

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