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COME NASCE FILMDOC
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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Sezione: Recensioni di Aldo Viganò
The Killer Inside Me
Violenza senza anima
Tratto dall’omonimo romanzo pubblicato nei primi anni Cinquanta da Jim Thompson (1906-1977), l’ultimo film di Michael Winterbottom è stato accolto come un’indebita invasione di campo, anche da parte di coloro che pur avevano parlato bene delle prove precedenti (da Benvenuti a Sarajevo a Genova) del cinquantenne regista inglese.
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Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni
Woody e il rito della vanità
Sono anni ormai che Woody Allen sta portando sul grande schermo film che parlano del caso e del destino, della vanità di ogni progetto esistenziale, di come gli esseri umani abbiano bisogno delle illusioni per sopportare il male di vivere; tanto che questo assunto ha finito col diventare una maniera del suo ultimo cinema…
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Una sconfinata giovinezza
La dolcezza del nulla
Una sconfinata giovinezza s’inscrive nella vena intimistica e melanconica del cinema di Pupi Avati. Quella lasciata intravvedere già in Le strelle nel fosso o in Aiutami a sognare, ma che attraversa sovente anche i suoi film più gioiosi e autobiografici, per tornare in superficie in molte sequenze dei recenti La seconda notte di nozze o Il papà di Giovanna…
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The Town
Tutta la vita in tre rapine
Sottolineava il trentottenne Ben Affleck in una recente intervista: «Faccio film per adulti e quindi cerco di raccontare verità che spesso sono complesse e ambigue». Una dichiarazione che può fare solo piacere a tutti gli spettatori cinematografici, tanto più perché si concretizza in un film che, lungi dall’accontentarsi di rivolgersi alla cerchia ristretta…
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La passione
Via Crucis in commedia
Al ritmo di quasi un film all’anno, il padovano Carlo Mazzacurati coniuga sul grande schermo l’immagine di un cinema medio “alla neo-italiana”, mettendo in scena film sottesi da una gentile visione della vita e abitati da personaggi che sollecitano l’identificazione del pubblico…
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Inception
Nei labirinti di Nolan
Forse memore del suo grande connazionale per il quale “noi siamo della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni”, il britannico Christopher Nolan predilige raccontare i sentimenti e i comportamenti umani da angolazioni narrative che affondano le loro radici nel terreno sempre sfuggente dell’onirico.
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Somewhere
Anche i ricchi piangono
Il quarto lungometraggio della ormai quarantenne Sofia Coppola ritrova i ritmi lenti e le tonalità soffuse di Lost in Transition e culmina drammaticamente in due singhiozzi: quello della figlia (la fresca Elle Fenning, sorella minore di Dakota) che piange la propria sorte di fanciulla cresciuta nel lusso, ma troppo sovente lasciata sola dai genitori separati…
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La solitudine dei numeri primi
Raccontare con i corpi
Il trasferimento sullo schermo di un bestseller letterario deve fare i conti non soltanto con l’apologo hitchcockiano delle due capre («…il libro da cui è tratto era più buono…»), ma anche con la tentazione autoriale dell’autonomia linguistica e strutturale, alla quale Saverio Costanzo – con la complicità dello stesso Paolo Giordano – non ha voluto certo rinunciare.
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