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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Sezione: Recensioni di Aldo Viganò
Terraferma – L’isola e il mare
Fedele alla sua idea di un cinema realisticamente metaforico, Emanuele Crialese ha individuato nella dimensione insulare lo spazio ideale della sua ispirazione poetica. L’isola diventa così il luogo in cui le tradizioni si sedimentano e, insieme, la prigione dalla quale si vuole fuggire: sia per vincere la depressione (Respiro), sia per poter sognare il futuro (Mondo nuovo). Ma l’isola è anche la “terraferma” circondata dal mare
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C’era una volta il western – Il Grinta
Per il loro primo western a pieno titolo (Non è un paese per vecchi era, infatti, solo un omaggio alle sue modalità stilistiche), i Coen Brothers hanno scelto il remake di un film del 1969, in cui già l’anziano Henry Hathaway mescolava i “generi”, anche se poi finiva col mettersi al servizio di John Wayne, il cui personaggio di sceriffo burbero e monocolo è qui ripreso con competenza attoriale da Jeff Bridges.
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Una famiglia americana sul ring – The fighter
Ancora un film che racconta il pugilato come metafora del riscatto sociale, ma non un film che ripete il già noto. Pensato per Darren Aranofsky, il quale poi ha preferito passarlo a David O. Russell (già regista di Amori e disastri e di Three Kings), The Fighter è prima di tutto un dramma famigliare: con due fratellastri alla ricerca di un riscatto personale in direzioni che ora divergono e ora tornano ad intrecciarsi…
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Alla ricerca del cinema perduto – Sorelle mai
Non credo sia esagerato affermare che Sorelle Mai è il migliore film italiano visto nella stagione. Ma questa affermazione ha bisogno di essere motivata, affinché qualcuno non la ritenga provocatoria. Intanto, non penso sia necessario, per giustificarla, ricorrere all’alibi della genesi occasionale del film, fuori dai canonici sistemi produttivi, in un periodo di riprese “casalinghe” che va dal 1999 al 2008; perché Bellocchio, lungi dal prendere…
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Il discorso del re
Diceva Mario Monicelli che la realtà cinematografica rifugge dal primo piano, perché in questo c’è sempre qualcosa di esagerato che porta in un’altra dimensione e sconfina sovente nel trucco di chi non sa girare. Il discorso del re è un film fatto in prevalenza di primi piani. Quindi, se le premesse del sillogismo sono vere, ne consegue si tratti di un film che ha poco a che fare con la realtà, anche se non necessariamente un film falso.
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Another Year
Raccontato nell’arco di un anno solare e cadenzato sullo scorrere delle stagioni (da “spring” a “winter”), Another Year è uno dei film più emblematici di Mike Leigh. Anche uno dei suoi migliori: per chiarezza narrativa, per precisione di sguardo sugli esseri umani, per piena consapevolezza estetica del linguaggio cinematografico.
Fedele a se stesso, Leigh parte ancora una volta dagli attori, dalla loro recitazione esibita…
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Hereafter
Clint, il cinema senza aldilà
E’ noto che Peter Morgan – sceneggiatore inglese figlio di un ebreo tedesco e di una cattolica polacca (L’ultimo re di Scozia, The Queen, Frost/Nixon, ecc.) – ha scritto Hereafter per Steven Spielberg, che ha poi scelto di passarlo tramite la DreamWorks a Clint Eastwood, il quale ha accettato di dirigerlo a condizione che nel cast ci fosse Matt Demon.
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The Social Network
Se Facebook diventa cinema
David Fincher (già autore di alcuni film di successo, tra cui Seven e Fight Club) riesce nell’impresa dimostratasi sovente impossibile di realizzare un bel film raccontando un episodio della vita di un personaggio pubblico della società contemporanea statunitense. The Social Network è infatti la storia “vera” del fondatore di Facebook…
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