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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Sezione: Recensioni di Aldo Viganò
“Crimes of the Future” di David Cronenberg
di Aldo Viganò.
“Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate …” al cinema per vedere Crimes of the Future, con l’illusione che David Cronenberg si sia (con il suo grande talento) definitivamente convertito alla classicità
“Tromperie – Inganno” di Arnaud Desplechin
di Aldo Viganò.
Soprattutto il cinema francese è stato attraversato nel corso del tempo da un sottile filo rosso che lo collega alla letteratura. Questo accadeva già
“Una vita in fuga” di Sean Penn
di Aldo Viganò.
Nel corso della sua intensa carriera cinematografica (più di cinquanta film come interprete quasi sempre protagonista e sei lungometraggi e un corto come regista), l’ormai ultrasessantenne Sean Penn
“Licorice Pizza” di Paul Thomas Anderson
di Aldo Viganò.
Gli anni Settanta del secolo scorso sono stati un periodo di grandi trasformazioni negli Stati Uniti. Anche per quanto riguarda il cinema.
“La fiera delle illusioni” di Guillermo Del Toro
di Aldo Viganò.
Soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, il cinema hollywoodiano e i suoi sceneggiatori, pur senza mai rinunciare al primato dell’azione, puntarono sovente sui drammi della mente
“Macbeth” di Joel Coen
di Aldo Viganò.
Nonostante la pessima e superstiziosa reputazione che l’accompagna soprattutto nel mondo anglosassone, la messa in scena cinematografica
“Don’t Look Up” di Adam McKay
di Aldo Viganò.
In un centro astronomico statunitense, una ricercatrice (Jennifer Lawrence) scopre casualmente che un gigantesco meteoroide è in viaggio verso la terra
“West Side Story” di Steven Spielberg
di Aldo Viganò.
Dietro al primo West Side Story (1961), c’era un celebre coreografo, Jerome Robbins, che oltre a firmarne insieme con Robert Wise la regia cinematografica