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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Sezione: Recensioni
Le nevi del Kilimangiaro – Classe operaia e rivoluzione etica
È tornata la classe operaia, ma nell’età della globalizzazione la sua missione storica è radicalmente cambiata. Licenziato per estrazione a sorte, da lui stesso voluta, Michel, sindacalista di un cantiere navale della Costa Azzurra, si trova improvvisamente a fare i conti con la sua nuova vita da cassaintegrato in attesa di pensione.
Nulla di traumatico, in fin dei conti: dopo una vita di lavoro, Michel ha davanti a sé
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Miracolo a Le Havre – Realismo poetico secondo Kaurismaki
Il rapporto con la città francese eletta a fare da contenitore scenografico dall’ultimo film di Aki Kaurismaki è diametralmente opposto a quello che l’ultimo Woody Allen instaura con la “sua” Parigi. Nei fotogrammi di Miracolo a Le Havre non c’è mai nulla d’illustrativo o di turistico e le immagini di quella città restituiscono solo qualcosa di squisitamente cinematografico.
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Midnight in Paris – Cartoline da Parigi firmate Woody Allen
Al ritmo di una all’anno, Woody Allen continua a mandare sugli schermi internazionali le sue cartoline, avvolte in tonalità narrative dal tono gentile e accomodante, che garantiscono, a chi è stato disposto ad accettarne l’eleganza patinata e l’assunto culturale radical-chic, di uscire dal cinema rasserenato, nello spirito e nella mente. Questa volta le cartoline arrivano da Parigi e l’apologo racconta di come gli esseri umani sensibili
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Paradiso amaro di Alexander Payne
Chiudete gli occhi e immaginate di essere alle Hawaii. Vedete con la mente spiagge di sabbia finissima con alberi che si allungano sopra il mare, state a osservare sott’acqua frotte di pesci colorati, poco più in là c’è la barriera corallina, vedete picchi montagnosi ricoperti di fitta vegetazione, vulcani da cui esce lava e fumo. Il paradiso delle Hawaii. Adesso andate a vedere il bel film di Alexander Payne
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Mister FBI – J. Edgar di Clint Eastwood
Alleluia: finalmente Clint Eastwood è tornato a dividere. Almeno i critici americani. “J.Edgar” ha rotto l’artificioso schieramento di osanna e di entusiasmi alzato dalle voci anche di chi aveva sempre disprezzato, senza neppure nasconderlo affatto, l’uomo e l’artista, unendosi poi al coro plaudente quando era quasi impossibile, e poco alla moda, non accorgersi dell’opera straordinaria del maggior regista hollywoodiano in attività.
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Real steel
Prendete un bel racconto di Richard Matheson già convertito in immagini nel lontano 1963 per un episodio de “Ai confini della realtà”. Affidatelo al regista del dittico di “Una notte al museo” chiedendogli di impreziosire il copione con abbondanti citazioni di nobili film di boxe e strizzate d’occhi ai grandi cartoon nipponici che a metà anni ’70 invasero le TV nostrane.
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Midnight in Paris
Dopo la Londra vissuta e usata in molti film degli ultimi dieci anni (“Match Point”, Scoop”, “Sogni e delitti”, “Basta che funzioni” e “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”) e la Barcellona di “Vicky Crisitna Barcelona”
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L’amore all’improvviso
Tra i tanti ingredienti fissi che costituiscono la ricetta della commedia sentimentale di classe, da un po’ di tempo a questa parte si è ritagliata un suo spazio anche l’attenzione quasi doverosa alla recessione e alla crisi economica planetaria che non risparmia nulla e nessuno, melassa e sentimenti da cinema rosa compresi. Non deve quindi stupire se nella sua seconda prova dietro la macchina da presa
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