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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Sezione: Recensioni
“I miserabili” di Ladj Ly
di Renato Venturelli. Il titolo rimanda volutamente a Victor Hugo, e il film è ambientato proprio nella Montfermeil dei coniugi Thénardier, di Cosette
Una ferita sempre aperta: “Torna a casa, Jimi! 10 cose da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro”
di Guido Reverdito
Di muri costruiti per dividere popoli altrimenti uniti o per difendere da fantomatiche invasioni di clandestini indesiderati si parla anche fin troppo. Non solo di quelli che la Storia stessa ha provveduto a smantellare
“Le guerre horrende” di Luca Immesi e Giulia Brazzale
di Antonella Pina.
L’aggettivo horrendo era in uso nel ‘500. Un elenco delle guerre italiane pubblicato a Venezia nel 1534 aveva come titolo: Guerre horrende de Italia. Tutte le guerre de Italia, comenzando dala venuta di re Carlo del mille quatrocento novantaquatro, fin al giorno presente.
“A casa tutti bene” di Gabriele Muccino
di Aldo Viganò.
Affermare che “A casa tutti bene” rappresenti al meglio l’idea che Gabriele Muccino ha del cinema (e degli esseri umani che lo abitano) non significa di necessità tesserne l’elogio, ma più semplicemente è un dato di fatto a proposito di un regista, di cui solo il successo invita a confrontarsi con la sua opera.
“Il Vangelo secondo Mattei” di Antonio Andrisani e Pascal Zullino
di Antonella Pina.
Esce nelle sale “Il Vangelo secondo Mattei” di Antonio Andrisani e Pascal Zullino. La prima proiezione per la Liguria è prevista a Chiavari, al cinema Mignon, dove saranno presenti i registi e il critico cinematografico Tatti Sanguineti. Si tratta di una divertente commedia ecologista girata a Matera per far rivivere il Cristo pasoliniano e arruolarlo nel comitato anti trivelle.
“Baby Driver – Il genio della fuga” di Edgar Wright
di Renato Venturelli.
Un tempo era una figura marginale del gangster film, poi è arrivato Walter Hill a consacrarne la mitologia quasi ascetica: è il driver, l’autista delle rapine, il professionista del crimine più chiuso nel proprio mondo a parte, il tecnico taciturno che partecipa solo lateralmente
“Boston – Caccia all’uomo” di Peter Berg
di Renato Venturelli.
E’ arrivato il momento di confrontarsi finalmente con Peter Berg, anzi era arrivato almeno dai tempi dell’ottimo “Lone Survivor”, il film che tre anni fa ha aperto la trilogia “eroica” con Mark Wahlberg, ma che era stato per lo più liquidato come film reazionario e guerrafondaio.
“La meccanica delle ombre” di Thomas Kruithof
di Renato Venturelli.
L’avevamo visto in concorso al Torino Film Festival, esce adesso nelle sale questo piccolo buon film d’esordio di Thomas Kruithof, che parte umilmente da una storia di genere molto anni ’60 e ’70, ma riesce a raccontarla con un’efficacia e una precisione che lasciano ben sperare.