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SPAZIO CRITICO
IN COLLABORAZIONE COL GRUPPO LIGURE CRITICI CINEMATOGRAFICI
"Take Shelter", di Jeff Nichols
I LaForche sembrano una normalissima famiglia della provincia americana (siamo in Ohio) impegnata come milioni di altre a inventarsi una vita accettabile nel pieno dell'imperversare della crisi economica che sta attanagliando il mondo.
(di Furio Fossati)
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Sezione: 32° Torino Film Festival
TFF 2014 – The Guest di Adam Wingard
di Juri Saitta.
Una delle sezioni più curiose e interessanti del Torino Film Festival è After Hours, uno spazio dedicato al cinema di genere, in primis all’horror e al thriller, ma anche a film parodici e affini.
Due buoni esempi di tale “filone” arrivano dall’edizione di quest’anno e consistono in The Editor e The Guest. (altro…)
TFF 2014 – Infinitely Polar Bear di Maya Forbes
di Juri Saitta.
Cameron ha un disturbo bipolare che lo conduce a forti momenti di crisi nei quali non riesce a controllare le sue azioni, motivo per il quale sarà ricoverato per un po’ di tempo in una clinica. Il protagonista ha inoltre una moglie e due figlie con cui vive a Boston.
TFF 2014 – Bilancio del Torino Film Festival
di Alberto Castellano.
Il 32° Torino Film Festival (21 – 29 novembre 2014) ha confermato la qualità, l’eclettismo, la varietà dell’offerta di un festival radicato nella realtà culturale italiana (l’unico appuntamento nazionale capace di tenere il passo di analoghe manifestazioni europee) e diventato un imprescindibile punto di riferimento per chi vuole aggiornarsi a 360° sulla produzione mondiale indipendente, sul cinema di ricerca e sulle opere (di fiction o documentaristiche) della sperimentazione più estrema ed audace.
TFF 2014 – Rada di Alessandro Abba Legnazzi
di Renato Venturelli.
La casa di riposo per gente di mare di Camogli era già stata il set del film forse più controverso e sottovalutato di Renato Castellani, “Mare matto” (1963): è su quella scalinata davanti al mare, sotto la luce piena del sole, che il vecchio marittimo Odoardo Spadaro scopriva in una lunga scena beffarda e patetica di essere stato ingannato dai propri figli, con Belmondo e gli altri che lo spingevano cinicamente verso l’ospizio, dopo avergli fatto credere che fosse la villa di un avvocato.
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TFF 2014 – Americana di David Carradine
di Renato Venturelli.
Il grande western dei primi anni settanta era “Piccolo grande uomo” o “Nessuna pietà per Ulzana”? E il grande poliziesco era l’allora celebrato “Klute” oppure “I nuovi centurioni” di Richard Fleischer, naturalmente bollato come fascista?
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TFF 2014 – The Babadook di Jennifer Kent
di Renato Venturelli.
Un bambino ossessionato dalla presenza di un mostro nella sua cameretta, una madre tutta sola che resta sempre più coinvolta nelle angosce del figlio, un essere minaccioso che prende corpo dalle pagine di un libro…
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TFF 2014 – The drop di Mikhael R. Roskam
di Renato Venturelli.
Le strade del rinnovamento noir sono infinite, e lo conferma questo bel film diretto a Brooklyn dal belga Mikael Roskam, alla sua seconda regia dopo “Bullhead”: un autore che dice di amare molto il noir americano degli anni ’40 e di volersi porre nel solco degli europei che lo avevano frequentato, ma che resta rigorosamente estraneo a qualsiasi poetica neo-noir basata su omaggi e citazionismi.
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TFF 2014 – Mange tes morts di Jean-Charles Hue
di Renato Venturelli.
Jean-Charles Hue continua a realizzare i suoi film sulla cultura, le abitudini e i corpi della comunità Yeniche del Nord della Francia, una popolazione di nomadi che hanno le loro origini nell’Europa germanica e si muovono fin dal medio evo tra Germania, Austria, Svizzera e Belgio, circondati da una fama minacciosa, sostenendo di essere gli ultimi eredi dei celti.
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