Non lasciarmi – Never Let Me Go


Non lasciarmiPochi film sono più irritanti di quelli che impiegano una narrazione volutamente drammatica. Non lasciarmi (regia di Mark Romanek), basato sul celebre romanzo di Kazuo Ishiguru (protagonisti tre giovani cresciuti in provetta, o meglio cloni, allevati per donare i propri organi), è volutamente e detestabilmente strappalacrime.

Lo score non poteva discostarsi dall’allure della pellicola, soprattutto se la firma è quella di Rachel Portman (Haslemere, 11 dicembre 1960), regina mainstream della musica romantica (è stata la prima donna ad aver vinto un Premio Oscar per la migliore colonna sonora per Emma, 1996), nonché autrice delle musiche di Le regole della casa del sidro, Chocolat, Oliver Twist e La duchessa). L’ensemble, come di consueto con la Portman, fa largo uso di archi, pianoforte, arpa, flauto, clarinetto, oboe, violino solista e violoncello. Il tono dello score, armonico e radicato nella bellezza, tocca l’atmosfera cupa solo in un paio di punti. Le strutture musicali, ripetitive e semplici, sono misurate anche nelle performance più cariche, come “Main Titles”, “The Boat”, “Unseen Tides”, “We All Complete” e “Bumper Crop”. Da segnalare il tema di “Evening Visit”, e due tracce in pieno stile Portman: “To the Cottages” e “Madame is Coming”. Nel suo complesso la partitura offre un piacevole sottofondo, ma ahimè, niente più. D’altra parte cosa ci si poteva aspettare da una compositrice che ha smesso di sperimentare preferendo stazionare nella zona comfort?

(Barbara Zorzoli)

Postato in Numero 91, Percorsi sonori.

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