di Antonella Pina.
Il Premio della Giuria, presieduta da Catherine Deneuve, è andato, ex aequo, a The Climb di Michael Angelo Covino e The Lighthouse di Robert Eggers.
The Climb era l’unica commedia in concorso, già presentata al Festival di Cannes dove è stata premiata con il Jury Coup de Coeur nella sezione Un Certain Regard. Il film di Covino segue, dividendola in episodi, la storia di un’amicizia tra due giovani uomini attraverso gli anni. Si tratta di un rapporto molto stretto ma non sessuale: una bromance. La relazione tra Michael (Michael Angelo Covino) e Kyle (Kyle Marvin) non è erotica, ma è comunque una storia d’amore impetuosa, fatta di conflitti e rappacificazioni. Una relazione che travolge tutto ciò che si viene a trovare sulla loro strada. Forse non si può neppure affermare che non ci sia una relazione erotica. Sarebbe più giusto dire che l’erotismo tra i due è indiretto, passa attraverso l’interposizione di una donna.
Kyle è un ragazzone ingenuo, mite e ottimista. Ha una famiglia felice: la mamma, il papà e due sorelle. Tutti lo adorano. Lui vuole solo avere una vita normale: conoscere una donna e sposarla. Nella vita di Kyle c’è Michael, l’amico inseparabile: disincantato, irrequieto e piuttosto pessimista. Quando Kyle decide di sposarsi, Michael gli rivela di essere innamorato, contraccambiato, della futura sposa di Kyle. Così è Michael a sposarsi mentre l’amico resta solo. Nel giro di pochi anni la moglie di Michael muore, così i due amici tornano a frequentarsi, anche se con una certa reciproca diffidenza. Poi la storia torna a ripetersi. Questa volta però Kyle riuscirà a sposarsi, nonostante Michael provi in tutti i modi a separare i promessi sposi, e nonostante si trovi ad avere un incontro-scontro con la futura sposa, il cui esito resta sconosciuto al pubblico. Il matrimonio non dura a lungo ma produce un bambino. L’ultimo episodio vede il costituirsi di un nuovo gruppo: Kyle, il ragazzino ormai grandicello e lo zio Michael. Mentre i tre se ne vanno in bicicletta lungo una strada in mezzo al bosco, Michael – che ha sempre avuto una grande passione per il ciclismo – guardando il bambino pedalare senza paura, afferma con orgoglio l’importanza della genetica.
The Climb non è una commedia perfetta, alcuni episodi sono meno divertenti di altri e a volte il ritmo rallenta, ma riesce comunque a trovare una sua cadenza, per usare un’espressione mutuata dal ciclismo e cara a Michael. L’inizio del film è stato girato nel Sud della Francia, in Costa Azzurra. I due amici percorrono in bicicletta una strada dell’entroterra dove, ad un incrocio, è visibile un cartello segnaletico che indica una distanza di 10 km da Vence. L’intero film è costellato di omaggi al Cinema francese.