TFF 2013: C.O.G. di Kyle Patrick Alvarez

La stramba storia di formazione di un ragazzo dell’East Coast, che parte per le vacanze da trascorrersi in campagna insieme alla sua ragazza. Dovrebbe essere un’immersione snob nel lavoro agricolo in stile Furore per universitari colti e annoiati: ma lei nel frattempo lo molla, e lui si ritrova da solo nei campi a raccogliere mele, in reciproca diffidenza con i lavoranti messicani che lo circondano e la gente del posto che gli dà del newyorkese (“Ma non sono di New York, vengo dall’Università di Yale, nel Connecticut!”). E non è finita: perché prima diventa amico di un ragazzone che lo trascina nella sua cameretta zeppa di peni artificiali, costringendolo a scappare dal finestrino del bagno; poi finisce ospite di un reduce di guerra riciclatosi come predicatore religioso e altrettanto fuori di testa….

Il tutto ispirato a David Sedaris, lo scrittore che nei suoi libri costruisce una particolarissima autobiografia dai toni umoristici, esagerati e paradossali: in America è un’istituzione, in Italia è edito da Mondadori (è uscito pure il Diario di un fumatore), e il film pare che per lo meno sia piaciuto ai suoi fan. Roba da indipendenti da Sundance, comunque: esile, ammiccante, sempre in cerca della complicità dello spettatore. Purtroppo il cinema americano da festival è questo. In concorso al TFF.

(Renato Venturelli)

 

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