Texas killing fields
In Texas killing fields la regista Ami Canaan Mann trae spunto da fatti di cronaca realmente accaduti per raccontare le paludi che circondano Texas City, luogo archetipico in cui, a partire dal 1969, vennero gettati i corpi senza vita di una cinquantina di donne vittime di violenze sessuali. L’asse portante è costituito dall’indagine poliziesca dei nuovi vicesceriffi, il detective texano e il newyorkese Brian Heigh: e del thriller il film sposa l’impeto, il gusto per una descrizione ambientale che è struggente perdita di confini e teatro di emozioni fisiche e mentali.
La figlia di Michael Mann, produttore del lungometraggio, non tradisce le attese. Come nel miglior cinema di Mann senior, le atmosfere e la composizione architettonica sono un punto di forza della rappresentazione. Qui si perde un po’ per strada l’intreccio narrativo, in virtù del desiderio di calare i personaggi nelle tinte fosche di una palude umana e malavitosa che ha il sopravvento sulla ragione: sono invece i luoghi a trionfare, a dettare il tempo cinematografico, a regolare le temperature di un thriller che si permette di lasciare indietro i personaggi. Jessica Chastain, in un ruolo da donna “dura”, si toglie di dosso il velo candido che la indorava in The three of life ed è qui assai più oscura, come in Salomé di Pacino. Il degrado delle terre disagiate, dove la povertà è teatro di delinquenza, si unisce all’ambizione espressiva di Ami Canaan Mann, alla sua opera seconda dopo l’esordio, avvenuto dieci anni or sono con Morning: e il personaggio più’ interessante è il detective appesantito dell’intenso Jeffrey Dean Morgan, fervente cattolico costretto a venire a patti con quella violenza che si trova a combattere. (di Roberto Lasagna)
Texas killing fields
di Ami Canaan Mann
con Sam Worthington, Jeffrey Dean Morgan, Jessica Chastain, Chloe Grace Moretz
Workers – Pronti a tutto
Un “bamboccione” va ad accudire un invalido dal carattere insopportabile. Un tizio viene scambiato per chirurgo dalla ragazza che corteggia, mentre in realtà lavora in un allevamento di tori. Una truccatrice teatrale finisce a truccare cadaveri alle pompe funebri. Tre episodi per raccontare in forma brillante il lavoro giovanile al tempo della crisi. Dirige il ligure Lorenzo Vignolo, fra dramma e commedia, con Michelangelo Pulci, Alessandro Bianchi e Andrea Bruschi.
Workers – Pronti a tutto
di Lorenzo Vignolo
con Dario Bandiera, Nicole Grimaudo, Francesco Pannofino
Cosmopolis
Subito dopo la presentazione a Cannes, arriva in sala l’attesissimo film di David Cronenberg tratto dal romanzo di Don De Lillo. Robert “Twilight” Pattinson vi interpreta Eric Packer, il giovane rampante del mondo della finanza che un mattino attraversa Manhattan a bordo della sua limousine bianca
per andare dal vecchio barbiere del padre: ma all’improvviso scopre che il suo mondo sta cominciando a
sgretolarsi. E precipita in una giornata da incubo.
Cosmopolis
di David Cronenberg
Con Robert Pattinson, Samantha Morton, Paul Giamatti, Juliette Binoche
Tutti i nostri desideri
Una giovane giudice scopre di avere un male incurabile, e nel frattempo si prodiga per aiutare una madre di famiglia rimasta vittima degli istituti di credito. Nella sua azione verrà affiancata da un
maturo collega. Dal regista di Welcome, un film che mescola l’emergenza economica con le ragioni del cuore: liberamente ispirato al romanzo Vite che non sono la mia di Emmanuel Carrère (Einaudi).
Tutti i nostri desideri
di Philippe Lioret
con Vincent Lindon, Marie Gillain Medeiros
7 giorni all’Havana
Una settimana a L’Havana raccontata in sette episodi: uno per ciascun giorno, diretto ogni volta da un regista diverso. Si comincia con Benicio Del Toro (il lunedì), e si prosegue con il francese Cantet, il palestinese Suleiman, l’argentino Trapero… Ciascuno col suo sguardo diverso, passando in rassegna la vita quotidiana a Cuba, il punto di vista dei turisti, una storia d’amore, un esorcismo: e col grande Emir Kusturica protagonista di un episodio.
7 giorni all’Havana
di Elia Suleiman, Laurent Cantet, Benicio Del Toro, Julio Medem, Pablo Trapero, Juan Carlos Tabio, Gaspar Noè
Sister
Un orfano di dodici anni mantiene se stesso e la sorella maggiore rubacchiando attrezzature e altri oggetti ai turisti della località sciistica presso cui vive. Fino a quando un colpo di scena rovescia
ogni prospettiva. Dalla regista franco-svizzera di Home, un film premiato con l’Orso d’argento speciale all’ultimo festival di Berlino, facendo citare i fratelli Dardenne.
Sister
di Ursula Meier
con Léa Seydoux, Kacey Mottet Klein, Gillian Andreson, Jean-Francosi Stevenin
Attack the block
Un gruppo di teppisti della periferia londinese si ritrova ad affrontare un’emergenza imprevista: un’invasione di ferocissimi alieni, che irrompono nel quartiere popolare per vendicare l’uccisione di uno di loro. Sembra l’ennesima sciocchezzuola popcorn, e invece è un action dal ritmo forsennato che ha conquistato il pubblico dell’ultimo Torino Film Festival.
Attack the block
di Joe Cornish
con Jhon Boyega, Nick Frost
Margin Call
La crisi economica raccontata dall’interno di una banca newyorkese d’investimento: tutto nell’arco di
trentasei ore, durante le quali diventa chiaro che le speculazioni stanno portando al crack, e i cinici
capi cercano di trovare il modo per scamparla. Film corale ricco di ritmo, di grandi attori e di battute taglienti.
Margin Call
di J.C. Chandor
con Kevin Spacey, Paul Bettany, Jeremy Irons, Zachary Quinto, Demi Moore, Stanley Tucci