Festival Nuovo Cinema Europa

festival nuovo cinema europaAl via la terza edizione della rassegna dedicata ai cineasti europei emergenti. Al Sivori dal 7 all’11 maggio

Tornano le anteprime del Festival Nuovo Cinema Europa, e per Genova sarà ancora un maggio all’insegna di interessanti proposte cinematografiche. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione – organizzata dall’Associazione Culturale Profondità di Campo presieduta da Angela Ferrari, insieme a Circuito Cinema Genova ed agli Istituti di Cultura Europei – consentirà al pubblico genovese di scoprire titoli dimenticati dai distributori italiani, ma ben accolti nei principali festival competitivi d’Europa nel biennio 2010/2011. Cinque giorni, dal 7 all’11 maggio, al cinema Sivori, con proiezioni gratuite di opere prime di grande richiamo sia per lo zoccolo duro cinefilo cittadino sia per chi è in cerca di sguardi nuovi e narrazioni inedite. E il tutto, per una volta, rigorosamente in lingua originale con sottotitoli.
Germania, Svizzera, Austria, Spagna, Francia e persino Liechtenstein e Lussemburgo: cinematografie in movimento i cui rappresentanti, selezionati dagli organizzatori per la loro capacità di mettere in evidenza tendenze ed estetiche contemporanee, si contenderanno inoltre i tre premi previsti dal concorso (del Pubblico, della Critica, della Giuria dei Giovani).

Si parte lunedì 7 con 8 FOIS DEBOUT (8 volte in piedi), opera prima del romanziere francese Xabi Molia: un dramma metropolitano con Julie Gayet e Denis Podalydès, incentrato sulle difficoltà quotidiane di due precari destinati ad unire le forze per sopravvivere al disagio emotivo di chi, complice la crisi, fatica a trovare un posto dignitoso nella società. A seguire DIE UNSICHTBARE (L’invisibile) del tedesco Christian Schwochow, storia di una giovane attrice teatrale (Stine Fischer Christensen, premiata al festival di Karlovy Vary insieme al film) costretta a far emergere la propria parte oscura per dare vita, sulla scena, al personaggio di una pièce di cui è protagonista.

Martedì 8 sarà interamente in lingua tedesca. A cominciare dallo svizzero SYLBERWALD (Foresta d’argento) di Christine Repond, racconto di innocenze perdute ambientato in un piccolo villaggio, dove un gruppo di ragazzi dediti alla violenza gratuita si unisce agli skinhead locali con tragiche conseguenze. ATMEN, invece, ci porta in Austria ed è tra i titoli più attesi: esordio dietro la macchina da presa di Karl Markovics (lo Stockinger de Il commissario Rex) premiato alla Quinzaine des Réalizateurs di Cannes 2011 e al festival di Bari, il film narra il lento ritorno alla vita di un giovane (Thomas Schubert) prossimo ad uscire dal carcere minorile ma ancora incapace di socializzare e relazionarsi con la realtà esterna.

Mercoledì 9 apertura affidata ad una tavola rotonda sul rapporto tra settima arte e architettura, al termine della quale verranno proiettati TODOS VÓS SODES CAPITÁNS (Tutti voi siete capitani) e LE SENTIMENT DE LA CHAIR (Il sentimento della carne). Nel primo, produzione spagnola guidata dal filmmaker galiziano Oliver Laxe, un regista dai metodi poco ortodossi si inimica i ragazzi di un centro di accoglienza a Tangeri, Marocco, dove sta preparando un film; nel secondo, diretto dall’italiano naturalizzato francese Roberto Garzelli e presentato con buon successo di critica al Festival di Roma 2010, una studentessa di anatomia (Annabelle Hettman) ed un professore di radiologia (Thibault Vinçon) intrecciano uno strano menage ferreriano basato sulla comune ossessione per il corpo e le sue forme interne.

Giovedì 10 la giornata più intensa, con ben tre pellicole: HEINRICH KIEBER – DATENDIEB (Heinrich Kieber – Ladro di dati), documentario di Sebastian Frommelt e Sigvard Wohlwend targato Liechtenstein, in cui si ricostruisce la vicenda realmente accaduta del piccolo contabile tramutatosi in un Robin Hood che, nel paradiso fiscale del centro Europa, vende dati segreti alle autorità fiscali di mezzo mondo; DIE FARBE DES OZEANS (Il colore dell’oceano) della tedesca Maggie Peren, storia di Nathalie (Sabine Timoteo), che durante una vacanza alle Canarie assiste alla sbarco di alcuni clandestini e decide di aiutarne due – madre e figlio – a fuggire sul continente; e infine lo svizzero LA PETITE CHAMBRE (La piccola camera) di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond, con il grande Michel Bouquet impegnato nel ruolo di un anziano cardiopatico determinato a non rassegnarsi alla convivenza forzata con l’infermiera che deve accudirlo (Florence Loiret Caille).

Gran finale poi venerdì 11, con la premiazione preceduta da PASTA NERA, l’ultimo documentario di Alessandro Piva, regista del piccolo cult LaCapaGira qui impegnato a ricostruire attraverso i materiale d’archivio dell’Istituto Luce il percorso dei treni organizzati dal vecchio PCI per portare al Nord i bambini meridionali nell’immediato dopo-guerra.
Un programma ricco e articolato, dunque; una panoramica sulle nuove leve europee in cerca di affermazione, tra sprezzature stilistiche e temi d’attualità stringente. Appuntamento al Sivori, dal 7 maggio.

(di Massimo Lechi)

MERCOLEDI’ 9 MAGGIO, ore 16.00
Cinema e architettura percorsi critici a confronto

Postato in Festival, Numero 98.

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