Un paese giovane, forte, vitale: questa è l’India nell’economia mondiale, produzioni di cinema e tv comprese. Abilissimi nel trovare partnership internazionali, pronti a trasferirsi là dove un’eccellenza può essere fatta propria per poi tornare in patria e metterla al servizio delle aziende locali. Che nel campo dell’animazione realizzano due tipi di prodotti: globali (per stile e tematiche nessuno potrebbe scommettere sulla provenienza) e “glocali”, cioè pensati per il mercato globale ma influenzati in modo significativo dalla cultura locale.
L’occasione per conoscere più da vicino il comparto animazione dell’industria cinematografica più grande del mondo è stata offerta da Cartoons on the Bay, il festival internazionale dell’animazione televisiva e cross-mediale che si è svolto a Rapallo (Ge) nel marzo scorso e che per la sua sedicesima edizione ha avuto come paese ospite l’India. Attualmente quest’ultima realizza solo il 2% dell’animazione mondiale ma il settore è in costante e rapida crescita, tanto che si stima un incremento del 23% nei prossimi quattro anni, complice la vastità del mercato interno (il 50% della popolazione ha meno di 25 anni).
A Rapallo sono giunti i rappresentanti dei maggiori studi d’animazione, con una caratteristica in comune: pur cercando di eccellere nel ramo cartoons, hanno un’attività molto diversificata, che copre praticamente tutte le forme di espressione visiva, dal lungometraggio bollywoodiano ai videogame e app per smarthphone passando per la pubblicità tv e i film educativi. La Animagic di Chetan Sharma per esempio realizza film live sui diritti dei bambini, ma il lungometraggio più distribuito è l’animazione 2D Tripura, scritta, disegnata e diretta dallo stesso Sharma e tratta dall’omonimo fumetto, celebre in India. Un soggetto strettamente legato alla mitologia del paese (vi compaiono Shiva, Brahma e Vishnu), che racconta l’eterna contrapposizione tra il bene e il male. “Certo siamo lontani dai soliti clichet dell’animazione”, ha spiegato Sharma prima della proiezione (in anteprima europea). “Non ci sono canzoni né graziosi teenager, ma sono veicolati concetti importanti, come il valore assoluto della vita rispetto a qualsiasi inutile guerra”. Cartoon Network ha coprodotto e distribuito il film a livello internazionale.
Il design ricercato caratterizza lo Studio Eeksaurus di Eriyat Suresh: lo splendido Smell, See, Savour, di gusto pittorico, è dedicato alla lavorazione e degustazione del the, mentre il divertente Tanjore Painting, per ritmo e lay out, ricorda una presentazione Internet. A queste realizzazioni “glocali” lo studio affianca produzioni più internazionali, come il lungometraggio sulla trasferta bollywoodiana di Johnny Bravo, in collaborazione con Cartoon Network.
Produzioni esclusivamente internazionali per la Toonz Animation: il suo lungometraggio in CG tridimensionale Gaturro – The Movie (storia tragicomica di un gatto innamorato, diretta da Gustavo Cova e tratta dall’omonimo fumetto di Cristian Dzwonik) è campione d’incassi al cinema in India e Argentina.
Premio Pulcinella come miglior studio internazionale dell’anno è andato a DQ Entertainment, fondata da Tapaas Chakravarti. Quotata in borsa a Londra e Mumbai, leader mondiale nell’animazione tv in 3D stereoscopico, presto passerà al cinema col lungometraggio The Prodigies, insieme a Warner Bros e Fidélité Films. Nella primavera del 2013 sarà la volta della nuova versione del Libro della Giungla e nel 2014 arriveranno Le Nuove Avventure di Peter Pan. Con l’ambizione di non far rimpiangere i classici Disney.
(di Maria Francesca Genovese)