X-Men: L’inizio


x-menDopo il film d’esordio, due sequel e uno spin-off dedicato al personaggio di Wolverine, alla saga dei mutanti dotati di super poteri non poteva mancare un adeguato prequel nel quale agli appassionati della serie venisse raccontato tutto ciò che solo la loro allenatissima immaginazione poteva aver creato per coprire dolorosi buchi neri del passato.

Che ci si creda o meno, pur essendo il quinto film della serie, questo breviario biografico di “quanto accaduto prima” è di gran lunga il prodotto più maturo, evoluto e armonioso dell’intera serie. Senza essere schiacciato dal peso preponderante dell’effettistica computerizzata (pur se rilevantissima e decisiva nel lasciare a bocca aperta anche chi è ormai abituato ai più spettacolari virtuosismi digitali), il film mescola con grande giudizio narrativo la ricostruzione storica dell’epoca in cui la maggior parte dei mutanti inizia a “miracol mostrare” sulla faccia del pianeta con un innovativo e in precedenza trascurato scavo delle psicologie dei singoli mutanti, analizzandone le difficoltà di inserimento sociale ma anche la formazione interiore, il forzato adattamento mimetico alla realtà e soprattutto ricostruendo le dinamiche profonde destinate a creare futuri scontri ed alleanze tra gruppi di mutanti in guerra. Chi s’aspettava e temeva un giocattolone da Playstation deve quindi ricredersi, e il botteghino ha già mostrato quanto il pubblico estivo si sia accorto dell’avvenuto salto di qualità all’interno della saga.

(Usa, 2011) di Mathhew Vaughn, con James McAvoy, Kevin Bacon

(di Guido Reverdito)

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