Martedì 28 giugno al Genova Film Festival, per il Concorso nazionale – Cortometraggi e documentari, sono stati proiettati i film Le white di Simona Risi e Loro della munnizza di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti e Andrea Zulini.
Entrambi i lavori sono dei documentari concentrati su tematiche sociali, ambientali e politiche e vedono come protagonisti alcuni cittadini che lottano per cambiare le cose.
Le White è un film su un palazzo popolare della zona sud est di Milano, il quale è ricoperto d’amianto e ha come “protagonista” il comitato che per anni si è impegnato a informare i condomini dei pericoli per la salute e a lottare per fare in modo che il comune bonificasse l’edificio.
Le intenzioni del documentario di Simona Risi sono certamente molto buone, ma purtroppo l’opera ha diversi difetti dal punto di vista cinematografico, soprattutto nella parte iniziale: trascurando alcuni errori tecnici, forse inevitabili, quello che si può contestare al film sono la scelta di alcune musiche da videoclip che stonano con le immagini proiettate e, soprattutto, un montaggio talvolta un po’ grezzo, soprattutto in alcune interviste.
Con l’avanzare della durata, il film migliora, acquistando un suo equilibrio, anche se a volte punta eccessivamente e forse un po’ furbescamente sui momenti emotivi e commoventi, specialmente nel finale.
Più liscio, sobrio e dignitoso il secondo lavoro presentato, Loro della munnizza, sui “cenciaioli” di Palermo, che per generazioni hanno raccolti e riciclato i rifiuti ancora utilizzabili.
Oggi l’attività è illegale, nonostante l’emergenza spazzatura scoppiata nel capoluogo siciliano, emergenza che secondo i “cenciaioli” è stata creata ad arte per intraprendere affari economici e politici sulle discariche.
L’opera risulta interessante non tanto dal punto di vista puramente cinematografico, ma su quello dei contenuti, in quanto i registi, invece di fare il solito reportage legato all’emergenza rifiuti, decidendo di raccontare la problematica dal di dentro, attraverso un punto di vista insolito e in genere trascurato dai media e dal cinema, quello di coloro che s’impegnano singolarmente o in gruppo per riutilizzare la spazzatura, realizzando così un utile servizio ecologico.
Loro di munnizza e Le White sono due film qualitativamente distanti, ma che hanno più punti in comune, non solo perché come scritto all’inizio affrontano tematiche “impegnate” socialmente, ma anche perché raccontano di cittadini comuni, spesso poveri, che intraprendono battaglie importanti, scontrandosi con le istituzioni nazionali e locali. Non è un caso che in entrambi i titoli vengono mostrate delle immagini, di repertorio o meno, in cui si evidenzia il fasullo interesse di ministri, sindaci o presidenti della regione: Prestigiacomo e Moratti nel film di Simona Risi, Lombardo in quello di Battaglia, Donati, Schimmenti e Zulini.
La scelta di proiettarli uno di seguito all’altro è quindi giusta e comprensibile.
(Juri Saitta)
La White
Regia: Simona Risi
Soggetto: Simona Risi
Genere: Documentario
Durata: 50 minuti circa
Loro della munnizza
Regia: Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti e Andrea Zulini
Genere: Documentario
Durata: 49 minuti circa