Il buio si avvicina

Il buio si avvicinaGli eventi horror della stagione al Club Amici del Cinema. Dal 25 maggio.
Zombie, vampiri, sdoppiamenti di personalità, sepolti vivi e ladri di cadaveri… Dopo Febbre gialla, il Club Amici del Cinema di Sampierdarena torna tra maggio e giugno con una rassegna dedicata ai film di genere, confermandosi un vero cineclub capace di guardare il cinema a 360 gradi, senza schemi né pregiudizi.
E stavolta sono di scena i migliori horror dell’annata, più qualche omaggio al classico: con grandi registi che vanno da John Carpenter a John Landis, nuovi autori della scena nazionale e internazionale, riproposte di film ormai classici di Kathryn Bigelow o Pupi Avati.

All’horror italiano è dedicata proprio la serata inaugurale del 25 maggio, che riunisce un paio di eventi. Il primo riguarda la proiezione di Shadow di Federico Zampaglione, uscito l’anno scorso solo in un multiplex e mai recuperato nonostante le ottime accoglienze critiche: protagonista del film è un giovane reduce dalla guerra in Iraq, che nel corso delle sue scorribande in bici sui monti si imbatte in una ragazza, poi in due cacciatori violenti, quindi in un’agghiacciante presenza soprannaturale. L’horror tutto ambientato tra i boschi e gli esterni naturali ha una sua originalità, e sono stati in molti ad elogiare Zampaglione (leader dei Tiromancino qui al suo secondo film da regista) come una promessa dell’horror italiano, una specie di possibile Rob Zombie nostrano. Nel corso della serata verrà inoltre presentato in anteprima Durante la morte, cortometraggio di Davide Scovazzo girato a Genova con una troupe ligure e ispirato a Nicolò Ammaniti.

E per rimanere nell’ambito dell’horror italiano, va subito segnalata anche l’altra serata speciale, quella del 17 giugno, quando verrà presentato il volume Nero Avati di Ruggero Adamovit, Claudio Bartolini e Luca Servini (edito da Le Mani di Recco). Il libro ripercorre quelli che gli autori definiscono i film “neri” di Avati, da Balsamus a La casa dalle finestre che ridono, da Le strelle nel fosso a Zeder, ma lo fanno con un’originalità particolare: alle osservazioni critiche si affiancano le testimonianze sulla lavorazione da parte dello stesso regista e di suoi collaboratori come gli attori Lino Capolicchio e Giulio Pizzirani, l’aiuto regista Cesare Bastelli, il produttore Gianni Minervini, lo scenografo Steno Tonelli. Sullo schermo, verrà proiettato per l’occasione Zeder con Gabriele Lavia, uno dei capisaldi dell’orrore avatiano anni Ottanta.

Per il resto, la rassegna presenta un paio di grandi ritorni della stagione: quello di John Landis con Ladri di cadaveri, nuova rilettura della storia di Burke & Hare in chiave ferocemente grottesca, e quello di John Carpenter con The Ward, tutto ambientato all’interno di un manicomio, quasi in omaggio al Sam Fuller di Shock Corridor. Due film che testimoniano innanzitutto la possibilità di fare ancora horror secondo un linguaggio a suo modo classico, estraneo al degrado clip & spot, fedele a un’idea di cinema di genere molto anni Settanta.

Tra le nuove tendenze di stagione, gli organizzatori hanno invece privilegiato due film. The Horde di Yannick Dahan e Benjamin Rocher conferma lo slancio straordinario del giovane horror francese, che ha visto in questi anni affermarsi una schiera imponente di nuovi film e nuovi autori, da Alta tensione a Ils, da A l’interieur a Martyrs: in questo caso, ci sono quattro poliziotti che penetrano in un palazzone di banlieue per vendicarsi di una banda di delinquenti, ma si ritrovano subito al fianco dei criminali, assediati da orde di affamatissimi morti viventi. Lo spagnolo Buried – Sepolto di Rodrigo Cortes è invece innanzitutto una straordinaria sfida tecnica, visto che è tutto girato all’interno di una bara, dove un tizio si risveglia scoprendo di essere stato sepolto vivo.

E a completare la rassegna, due appuntamenti col classico: lo splendido Il buio si avvicina (1987) di Kathryn Bigelow, e una serata organizzata con la Cineteca Griffith che probabilmente proporrà La jena di Robert Wise, capolavoro prodotto nel 1945 da Val Lewton e interpretato da Boris Karloff sullo stesso soggetto di Ladri di cadaveri. Per tutti, poi, prosecuzione della rassegna alla Mediateca di Sampierdarena, con incontri e lezioni su altri classici dell’orrore e del cinema fantastico.

Postato in Numero 93, Rassegne.

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