La località ligure ospiterà le riprese di Non lo so ancora, film d’esordio di Fabiana Sargentini a partire da un soggetto di Morando Morandini.
Non lo so ancora sarà il titolo del primo lungometraggio di Fabiana Sargentini, già autrice di corti e documentari. Il film verrà girato interamente a Levanto e nelle zone limitrofe, raccontando l’incontro tra un anziano scrittore e una giovane donna in un giorno particolare ed importante per la vita di entrambi. Il tutto collocato nell’arco di ventiquattrore: dal mattino di un giorno di fine estate al mattino del giorno successivo.
All’origine di questo progetto c’è un fatto autobiografico, l’incontro tra una giovane regista e un anziano critico cinematografico: vale a dire l’incontro tra Fabiana Sargentini e Morando Morandini, autore del soggetto e del trattamento di Non lo so ancora. «Ho incontrato Fabiana al Festival di Bellaria nel 2004 e poi nel 2005 – spiega Morandini – Io ero uno dei tre direttori del Festival e lei una delle concorrenti. I suoi documentari vinsero entrambe le edizioni, Sono incinta nel 2004 e Di madre in figlia nel 2005. Da quegli incontri nacque la nostra amicizia e il desiderio di scrivere insieme un film. Ho già avuto alcune esperienze come sceneggiatore, ma erano i primi anni ‘60. Per il regista Gianfranco Bettettini avevo sceneggiato un racconto di Fenoglio. Andammo due volte nelle Langhe a trovare lo scrittore ma nel ‘63 Fenoglio morì improvvisamente e il progetto non venne portato a termine. E’ passato mezzo secolo… Adesso, insieme a Fabiana ho scritto il soggetto e il trattamento del suo primo lungometraggio, il suo primo film di fiction. Della sceneggiatura vera e propria si è occupato un professionista, Carlo Pizzati. Quando l’ho letta nella sua stesura definitiva mi sono reso conto che non accade nulla e questo in teoria potrebbe essere un problema, ma io conosco la regista e la sua particolare sensibilità, ciò che io chiamo Fabiana’s touch, e quindi so che il film funzionerà. Qualcuno aveva proposto me come interprete dell’anziano scrittore ma poi la cosa è caduta: i due attori protagonisti saranno Donatella Finocchiaro e Giulio Brogi».
Morandini attribuisce alla regista la scelta di ambientare la storia a Levanto: “Forse Fabiana lo ha fatto per il rapporto particolare che io ho con quella città. A Levanto, nel ’51, mi sono sposato, ci ho vissuto, ci sono le case delle mie due figlie e nel cimitero le ceneri di mia moglie Laura. Gli interni del film si gireranno nella casa in cui ho abitato con la mia famiglia. Però le ragioni di questa scelta bisognerebbe chiederle a Fabiana…”.
Fabiana conferma e aggiunge: «Sì, si tratta senz’altro di un omaggio a Morando e alla sua storia, ma non è soltanto questo. Ero già stata a Levanto prima di incontrare Morandini, mi pare fosse settembre, un mese particolare, non è più estate e non è ancora autunno, è un momento di incertezza, un momento sospeso tra due cose possibili. E Levanto, con il suo essere città di mare ma con i monti alle spalle, sottolinea questa incertezza. Ho pensato che fosse la città giusta per ambientare la mia storia, perché ha una temperatura emotiva simile a quella che vivono i miei personaggi durante il loro incontro. Entrambi sono in attesa di conoscere l’esito di alcuni esami che, per ragioni diverse, potrebbero cambiare la loro vita. Ore strane, in cui il destino resta sospeso. E in questo momento di sospensione il fatto di non sapere niente l’uno dell’altra li rende ancora più liberi. Possono essere se stessi e raccontarsi con una sincerità ed una leggerezza che non sarebbe stata possibile in nessun’altra situazione. Un incontro raro e speciale, così come speciale è stato il mio incontro con Morando, anche se è avvenuto in circostanze completamente diverse. E’ una persona che ho subito sentita vicina, nonostante la differenza d’età, e mi piaceva raccontare questa sensazione».
Quanto alla presentazione ufficiale del film, la regista non fa ancora previsioni: «Sarebbe bello provare con Venezia ma potrebbero esserci problemi di tempo dato che le riprese inizieranno a maggio e dureranno cinque settimane. Vedremo. Comunque la buona notizia è che stiamo concludendo le trattative per la distribuzione del film».
(di Antonella Pina)