di Aldo Viganò.
Culturalmente autoctono e con vocazione in prevalenza realistica, il cinema italiano (e in particolare quello “in commedia”) ha avuto sempre grandi difficoltà a internazionalizzarsi. Così è accaduto ai grandi registi e attori della commedia all’italiana (da Dino Risi ad Alberto Sordi, che pur ne soffrì molto) e così avviene ancora oggi a Paolo Virzì, il quale, dopo il poco riuscito episodio americano di “My name is Tanino”, torna con “Ella & John” a girare sull’altra sponda dell’Atlantico un film intero in lingua inglese, ambientato tra il Massachussetts e la Florida e interpretato da celebri attori internazionali quali l’anglosassone Helen Mirren e il canadese Donald Sutherland. Ma il risultato è decisamente al di sotto di quello testimoniato dalle sue più apprezzate opere precedenti.
Quello che manca soprattutto a “Ella & John” è la vitalità stilistica: virtù “all’italiana” di cui Virzì sembrava essere il legittimo erede. In questo ultimo viaggio di due ottuagenari (lei ha un cancro terminale e in lui avanza inesorabile l’alzheimer), la caratteristica principale è la ripetitività e il sentimento dominante diventa la tenerezza. Quella che i due protagonisti provano reciprocamente e quella che lo spettatore è invitato a provare per loro. Ma, sulla scia di questo sentimento, il racconto finisce col scivolare inesorabilmente verso l’onirico, lontano dalla realtà vissuta, la quale risulta di fatto assente dallo schermo nonostante la presenza di alcuni piacevoli scorci paesaggistici.
Intorno a Ella e John, in fuga sul loro vecchio camper dai figli ormai grandi e da una quotidianità diventata priva di senso, il primo film americano di Virzì crea di fatto il vuoto, dando sin dall’inizio la sensazione che i protagonisti vivano in un sogno o comunque in una realtà astratta. Quello che manca quasi completamente è, infatti, il mondo esterno. Quell’universo di caratterizzazioni vitali che aveva fatta grande la commedia all’italiana classica e che vivacizzava anche i precedenti film di Virzì. Non bastano un pugno d’incontri strada facendo. In “Ella & John”, gli altri (compresi i figli lasciati a casa) risultano sempre, inesorabilmente, un po’ sfocati e privi di spessore. Anche l’incrociare una manifestazione pro-Trump (l’azione è datata nell’agosto 2016, cioè in pieno clima elettorale) avviene quasi per caso, senza lasciare traccia nello sviluppo del film. E così accade anche per l’incontro con una ex studentessa di lui o per il pur divertente tentativo di rapina stradale, cui lei reagisce tirando fuori un’imprevista doppietta.
Al centro del film di Virzì ci sono sempre e solo loro due: vale a dire l’irruenza esistenziale che nonostante tutto caratterizza Ella e la progressiva perdita di memoria di John. È questa coppia in viaggio verso il nulla che Virzì osserva con tenerezza un po’ schematica per tutta la durata del film, facendo contestualmente un dichiarato omaggio alla virtù attoriale dei due interpreti protagonisti. Un omaggio affettuoso alla vecchiaia e all’amore che unisce Ella e John; ma anche un omaggio alquanto ripetitivo e a lungo andare stucchevole, che corre sempre il rischio di spingere il film nell’estetizzante territorio dell’esercizio calligrafico. E quindi della falsità.
Come al solito, Virzì dimostra di saper girare bene. Ma non basta. Probabilmente non basterà neppure ad aprirgli le porte di quel mondo internazionale al quale con evidenza aspira. “Ella & John” è un film troppo “perbene” per risultare infine convincente. Il suo sguardo sui protagonisti è sempre troppo ravvicinato perché questi possano vivere liberamente. E il sentimentalismo, ripetitivamente evocato dalle diapositive che i due anziani coniugi continuano a proiettarsi per non perdere la memoria del loro passato, corre sempre il rischio di diventare una trappola che, come gli ospizi visitati dai protagonisti strada facendo, finisce con imprigionare lo spettatore in un fumoso grigiore non dissimile a quello che nell’ultima inquadratura del film fuoriesce dal camper, nel quale Ella e John, più o meno volontariamente, hanno serenamente posto fine ai loro giorni.
ELLA & JOHN
(The Leisure Seeker, Italia-Francia, 2017) regia: Paolo Virzì – soggetto: dal romanzo di Michel Zadoorian – sceneggiatura: Stephen Amidon, Francesca Archibugi, Paolo Virzì, Francesco Piccolo – fotografia: Luca Bigazzi – musica: Carlo Virzì – scenografia: Richard A. Wright – costumi: Massimo Cantini Parrini – montaggio: Jacopo Quadri. Interpreti: Helen Mirren (Ella Spencer), Donald Sutherland (John Spencer), Christian McKay (Will Spencer), Janel Moloney (Jane Spencer), Kirsty Mitchell (Jennifer Ward), Dick Gregory (Dan Coleman), Gabriella Cila (Chantal). Distribuzione: 01 Distribution – durata: un’ora e 52 minuti