di Francesco Mario Grillo.
Forse vi chiederete, come può un giovane ragazzo di periferia ad appassionarsi così tanto al cinema… Beh, l’ ho sempre amato fin da quando ero bambino.
Quando i miei genitori si separarono io e mio fratello vedevamo nostro padre il mercoledì, e ogni mercoledì andavamo al cinema a causa della sua scarsa fantasia nell’organizzare le nostre giornate.
Prima di uscire apriva il giornale e lo sfogliava rapidamente fino a trovare la pagina dei film, cominciava a scorrere con il dito i vari titoli e i vari orari.
-Eccolo! “ La grande bellezza “, dovrebbe essere carino…Che dite?-
Ricordo la risposta di mio fratello:
-Ma no dai è un film italiano-
Chi l’ avrebbe mai immaginato che quel film avrebbe vinto un premio Oscar?
E alla fine ci lanciavamo sempre su un action americano o su una squallida commedia; giusto per ridere un po’.
Ormai il mercoledì era diventato il “giorno cinema”, ancor prima di salutare nostro padre gli chiedevamo: “Oggi cosa andiamo a vedere?” Tutti e due emozionati, anche se l’ unica cosa che cambiava era il titolo del film e la sala cinematografica.
Così appena avevo un momento libero mi imbucavo nelle sale, nonostante le lamentele dei miei genitori.
-Ma vai al cinema anche oggi? Non vedi che sole che c’è?-
A me piaceva, era diventata un’abitudine e appena mi hanno proposto questo progetto mi è sembrato di vincere alla lotteria; ho capito subito che era una grandissima opportunità che non tutti hanno la fortuna di cogliere, così l’ ho presa al volo e mi si è aperto un mondo.
Ho imparato un sacco di cose che fino a poco tempo fa non consideravo minimamente, e ancora oggi quando vado al cinema con i miei amici e parlo loro di scenografia e dell’importanza della colonna sonora, mi guardano come fossi un alieno.
Adesso vedo i film con un’ altra prospettiva, riuscendo a cogliere quei “dietro le quinte” che prima mi erano sconosciuti.
E’ un peccato che ci sia tanta superficialità in buona parte degli spettatori che assistono alle proiezioni e non conoscono certi aspetti, è un po’ come mangiare un piatto da Zeffirino* con gli occhi bendati.
Ogni film che abbiamo visto aveva uno scopo ben preciso, piccoli tasselli di un grande puzzle volto a rappresentare un insegnamento prezioso.
Usciti dalla sala, ci sentivamo più arricchiti, la lezione imparata a fine proiezione suscitava in noi tante domande; come quando sei in macchina e guardi fuori dal finestrino con aria pensierosa oppure quando canticchi sotto la doccia.
Tutti i temi trattati nei vari film erano finalizzati a far riflettere noi giovani sull’ importanza della vita e sulle problematiche dell’Italia.
Affrontando argomenti come la nascita di un figlio, la droga, l’amore e la religione; forti contenuti che possono benissimo impressionare i ragazzi e dove è molto facile riconoscersi.
Ma i film hanno trattato anche temi molto più complessi ed elaborati riguardanti l’attuale situazione sul nostro Paese, di cui molto spesso la gente si vergogna evitando di esprimersi al riguardo.
Insomma: il cinema italiano parla quando tutti stanno in silenzio.
Sono uscito da questa esperienza con un vero e proprio tesoro, sia culturale che emotivo.
Ciascun film mi ha lasciato qualcosa dentro, mi ha insegnato che a volte bisogna fare delle pazzie per capire veramente chi siamo, che la vita in fondo è una sola e solo noi possiamo cambiarla.
Mi ha insegnato a non arrendermi mai e a non rinunciare davanti ai fallimenti, a chiedere la rivincita se si perde, con coraggio e determinazione.
Ho capito che ogni minuto è fondamentale, che la responsabilità non è una cosa “leggera come una Piuma” e che l’amore conta…Eccome se conta, al punto di indurti ad attraversare l’oceano per la propria metà.
Non dimenticherò mai questo pomeriggio la faccia di mio padre.
Mentre sfogliava il giornale l’ ho fermato e gli ho chiesto:
-Possiamo vedere questo?- indicando un titolo e aggiungendo –E’ un film italiano-
Sì, perché oggi è mercoledì, e vedrò insieme a mio padre un bellissimo film italiano!
E ora devo proprio andare. O non riuscirò a prendere i pop-corn.
Zeffirino*: famoso ristorante gourmet di Genova.
Francesco Mario Grillo – Marco Polo Genova – vincitore David Giovani – A.G.I.S.Liguria 2017