Ci sono perfino i vecchi biglietti coloratissimi dei cinema di Sampierdarena. Verdi, gialli, azzurri, rosa, con le scritte platea o galleria, primi posti o la mitica “riduzione Enal”. Un tuffo nel passato che ci riporta ai tempi in cui l’Eldorado di via Buranello si chiamava ancora Odeon, e “la Broadway” del Ponente era zeppa di sale cinematografiche.
E’ stata inaugurata al Centro Civico di via Buranello la piccola mostra dedicata ai cinema di Sampierdarena e della Genova di un tempo, con oltre cento fotografie d’epoca: alcune molto belle, la maggior parte di piccolo formato perché erano state fornite direttamente all’Agis dagli esercenti, ma che oggi permettono di richiamare alla memoria ricordi di film ed epoche della vita.
Le sale di Sampierdarena ci sono tutte, o quasi. Si partiva dall’Eldorado di via Buranello, ex-Odeon ma anche ex-Dante, visto che ha oltre cent’anni di vita. E si proseguiva poi con la grande ammucchiata intorno alla piazza: con le foto del Cinema Teatro Modena, quelle dell’Excelsior un tempo splendido (oggi supermercato senza più traccia dell’antica bellezza, se non nella facciata del palazzo), e poi l’Astoria, lo Splendor, il Politeama Sampierdarenese abbattutto oltre cinquant’anni fa, ma presente in mostra con una foto d’epoca in cui spicca il personale dotato di livrea, così come si vede una foto del vecchio magnifico Mameli (poi Astoria).
E non è finita, perché ci sono anche l’Arlecchino o il parrocchiale della Cella. Manca il Massimo, ma c’è l’A.B.C. cioè il Ferroviario, con tanto di programma anni ’70 dell’epoca d’oro in cui veniva programmato da Franco Foco: in locandina, rassegne su Ray Harryhausen, una personale di Alain Robbe-Grillet e un omaggio agli “automi umani” di Edward Cahn, roba che nemmeno i raffinatissimi cinéclub parigini si sognano più… Fino ad arrivare ai giorni nostri, col Club Amici del Cinema ancora attivissimo (è il cineclub che ha preparato la mostra) e l’arena estiva della Fortezza aperta con grande successo in queste ultime due estati.
All’inaugurazione una signora ricordava ancora quanto fossero belli i vetri blu in stile déco dei bagni dello Splendor, roba da andare alla toilette solo per ammirarli! E altri ricordavano invece lo scandalo di quando dai palchi del Modena cadde giù un paio di pantaloni nel bel mezzo di una proiezione: l’amica dello smutandato scese imbarazzata a prenderli, e il cinema rimase chiuso per qualche tempo per motivi di pubblica moralità, visto che era diventato chiaro cosa succedesse al buio durante i film.
Accanto alle schede di tutti i cinema di Sampierdarena del dopoguerra, ci sono poi anche le fotobuste pubblicitarie originali di “Nuovo Cinema Paradiso”, tanto per creare l’atmosfera, e immagini di altre sale genovesi: a cominciare dal vecchio Universale di via XX settembre, con i suoi fastosi allestimenti all’ingresso, o dallo storico Sivori, prima sala genovese ad aver visto le proiezioni dei fratelli Lumière nel 1896. In mezzo, alcune rarità raccolte in tanti anni dal sampierdarenese Gianni Canepa: i biglietti multicolori anni ’50 e ’60 appartengono alla sua collezione.