Otto film brevi nelle sale di tutta Italia. Arriva anche quest’anno “Cortometraggi che passione”, selezione dei migliori corti della Fice nata alla fine degli anni ’90 per garantire diffusione e visibilità a quanto si fa di meglio in questo settore, spesso emarginato dal mercato ma ricco di piccoli gioielli. Oltre che palestra per gli autori di domani.
Come sempre, ci saranno titoli di diversa durata e di diversa natura, dalla finzione all’animazione, ma la novità di quest’anno è che gli otto corti sono ordinati in un unico programma, proiettabile per serate ad evento speciale. Naturalmente gli otto film potranno essere anche proiettati separatamente in serate diverse, ma la scelta di un programma unico è raccomandata per mettere davvero i corti al centro dell’attenzione degli spettatori.
Questi i titoli compresi nella diciassettesima edizione:
“Sinuaria” di Roberto Carta riguarda un detenuto dell’Asinara con un grandissimo talento nel tagliare i capelli;
“Vivo e veneto” di Francesco Bovo e Alessandro Pittoni racconta come un biciclettaio cerchi di insegnare il mestiere a un immigrato, parlandogli soltanto in dialetto veneto;
“Eyes” di Gianluca Lasaracina è una storia d’amore raccontata attraverso immagini naturali;
“Il serpente” di Nicola Prosatore parte dall’immagine di una donna che guida in auto in mezzo a un bosco, andando incontro a brividi e sorprese;
“Black Comedy” di Luigi Pane è una black comedy in bianco e nero su un drammaturgo e la sua compagna, con una splendida Antonia Liskova;
“Due piedi sinistri” di Isabella Salvetti ruota attorno a un ragazzino, una ragazzina e una partita di calcio sulla piazza di un quartiere romano;
“La valigia” di Pier Paolo Paganelli è un film d’animazione sull’Alzheimer raccontato con la tecnica stop motion;
“A questo punto” di Antonio Losito reinventa la tradizione della commedia all’italiana, con tanto di truffa sul caro estinto.