Vittoria tedesca al Nuovo Cinema Europa 2012


festival nuovo cinema europaSono Die farbe des ozeans e La petit chambre i vincitori della terza edizione del Festival Nuovo Cinema Europa, ospitato alla sala Sivori di salita Santa Caterina, in cui si è registrata una straordinaria affluenza di pubblico. A decretare i migliori lungometraggi sono state le tre diverse Giurie di Critici, Pubblico e Giovani.

Le prima, composta quest’anno da Marco Cipolloni, Paolo Filauro e Francesca Savino, è stata d’accordo col pubblico in sala nel proclamare vincitore assoluto il cinema tedesco, cinema che spesso non trova spazio nelle sale italiane. Il film di Maggie Peren, che ha superato lungometraggi come La petit chambre, Die unsichtbare e Le sentiment de la chair, racconta la storia di una turista tedesca che diventa involontaria testimone di uno sbarco di profughi su una spiaggia delle Canarie ed è stato scelto per “la sua capacità di rappresentare in uno spazio insulare limitato un tema fondamentale come quello dell’emigrazione, un incontro-scontro quello fra migranti e società, di cui è sempre giusto parlare”. E’ da sottolineare che Die farbe des ozeans era già stato premiato con il prestigioso Forderpreis Deutscher Film al Festival internazionale del Cinema di Hof.

In disaccordo, invece, come nella precedente edizione, la Giuria dei Giovani. La redazione di Zai.net/Giovani Reporter e l’Università degli Studi di Genova con gli studenti di Cinema della Facoltà di Lettere e il Dams, ha infatti preferito La petit chambre, film di produzione svizzera per la regia di Stephanie Chuat e Veronique Reymond. Il loro primo lungometraggio, che ha già ottenuto numerosi premi internazionali, racconta il difficile rapporto fra un anziano caratterizzato da una fiera indipendenza e un’infermiera che inizia ad accudirlo dopo che le sue condizioni fisiche peggiorano. I giovani l’hanno scelto per “la sua sensibilità e per come riesce a raccontare la vita come intermezzo fra la nascita e la morte, ben rappresentato dal rapporto fra l’anziano e la giovane donna che si prende cura di lui”.

Il Festival si è concluso con la proiezione del film fuori concorso Pasta nera di Alessandro Piva, presentato nella sezione Controcampo italiano alla 68° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il regista ha voluto raccontare la storia di 70.000 bambini del Sud che, tra il 1945 e il 1952, vennero ospitati da famiglie del Centro-Nord. Attraverso immagini in bianco e nero dell’Archivio Luce, fotografie di privati e testimonianze dirette, Piva riporta alla luce uno dei migliori esempi dello spirito unitario del nostro Paese riuscendo ad incantare e commuovere i numerosi spettatori in sala.

(di Chiara Persico)

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