Salve, sig. Fava!
Sono un grandissimo appassionato di doppiaggio d’epoca e spesso mi chiedo come sia possibile che così tante vecchie tracce audio abbiano dovuto essere accantonate negli anni ’70/’80 per via dei nuovi doppiaggi TV (spesso rifacimenti inutili, ne sono convinto). Lei, che quando era in Rai ha lavorato tanto in tal senso, ha idea di come si potrebbe riuscire a recuperare i doppiaggi originali di film imprescindibili quali “La finestra sul cortile”, “La donna che visse due volte” o “Il mistero del falco”, tanto per citare una piccola percentuale di tutti quei vecchi audio che andrebbero assolutamente e urgentemente ritrovati?
Cordiali saluti
Francesco Caminiti
Caro Caminiti, ho trafficato per anni alla Rai con i doppiaggi (pensi soltanto alla quantità enorme di contratti che ho dovuto richiedere per smaltire l’immenso e incalzante deposito, non solo dei film ma soprattutto dei telefilm e delle soap-operas). Molto spesso mi sono trovato nella curiosa, e sostanzialmente antipatica, necessità di fare ridoppiare dei film stranieri regolarmente entrati nel circuito italiano, di cui le Case avevano perso la colonna italiana! Sembra uno scherzo, se non una bugia per lucrare nuovi guadagni. Ma questa era la situazione. Cosa dovevo fare di fronte alla dichiarazione, avallata dal competente Servizio Acquisti della Rai, che il vecchio doppiaggio era scomparso? Rinunciare a trasmettere quel film, essenziale per quel che rappresentava all’interno di un ciclo, o allestire un nuovo doppiaggio, magari inferiore a quello originario? Il quale utilizzava alcune di quelle grandi voci di doppiatori che hanno contraddistinto il periodo del dopoguerra. (parlo di Cigoli, De Angelis Gualtiero, Rinaldi, Rina Morelli eccetera eccetera). Naturalmente non so perché altri hanno fatto ridoppiare dei film già doppiati a suo tempo. Fra i tanti episodi che potrei invocare le cito solo quello di “Angoscia” (Gaslight, 1944) di George Cukor, con Ingrid Bergman e Charles Boyer, per un ciclo dedicato all’attrice svedese. Due settimane prima della messa in onda, quando il titolo era ormai già inserito nel Radio Corriere, vennero sfacciatamente a dirmi che la colonna non si trovava più. Mi intestardii e in una settimana organizzai il doppiaggio affidato all’eccellente Franca Genta, doppiatrice e direttrice di doppiaggio. Il film venne trasmesso e nessuno si accorse di niente.
(di Claudio G. Fava)