Midnight in Paris


midnight in parisDopo la Londra vissuta e usata in molti film degli ultimi dieci anni (“Match Point”, Scoop”, “Sogni e delitti”, “Basta che funzioni” e “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni”) e la Barcellona di “Vicky Crisitna Barcelona”, ma prima della Roma che si vedrà a breve in “Nero Fiddled”, con questo bellissimo “Midnight in Paris” Woody Allen aggiunge un tassello prezioso alla sua personalissima rivisitazione dell’Europa in immagini. Il suo è un vero atto d’amore per una metropoli in grado di coniugare alla perfezione la potenza evocativa del sogno, il fascino di una cultura che forse nemmeno l’adorata Manhattan può vantare e soprattutto un insieme di cliché letterari da cartolina che ne fanno da sempre un luogo dell’anima. A muoversi in questa atmosfera onirica è uno sceneggiatore americano che, a Parigi con la fidanzata a traino della di lei invadentissima famiglia lì in viaggio d’affari e in crisi d’ispirazione per il proprio romanzo d’esordio, viene trascinato per magia in un surreale vortice di notti nelle quali incontra di persona il meglio della Parigi intellettuale degli anni ’20, entrando però al contempo in una spirale di equivoci spassosi con fidanzata e futuri suoceri per i continui salti temporali cui la nuova vita lo costringe. Citazioni colte, finissime gag di natura intellettuale, parata di star nei panni di autentiche stelle internazionali degli anni ’20 a Parigi e una sceneggiatura scoppiettante fanno di “Midnight in Paris” uno dei migliori titoli scritti e diretti da Woody Allen negli ultimi anni.

(di Guido Reverdito)

Midnight in Paris
(Usa, 2011) di Woody Allen, con Owen Wilson, Marion Cotillard

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