Cars 2, l’auto dietro la maschera


cars 2Guida ai personaggi ed ai loro modelli a quattro ruote.

Come appassionato amante delle automobili, specie se vecchiotte, ed estimatore del cinema come parola, Cars (1) è stata la summa dei miei desideri. Un film anche stereotipato nella trama e nell’assunto, ma potente nell’evocazione emotiva e nell’individuazione dei personaggi. Tutto ciò che nel primo film era fiabesco, suggestivo, avvolto nella polvere western della Route 66 (topos dei topos), in Cars 2 diventa invece lucido e perfetto; a volte quasi troppo. I modelli delle automobili non sono più suggeriti ma sfoggiano, bene in vista, i loghi con marca e modello; i panorami, che richiamavano pezzi e profili d’auto anch’essi, diventano caricature grottesche ed iper-realiste. Il gusto della citazione compulsiva, tanto in voga, ha il sopravvento e le gag si affastellano. Comunque ci si diverte e parecchio, in Cars 2; questo sia chiaro… Inoltre, quello che era l’aspetto più interessante del primo resiste, fortunatamente, anche nel secondo ed è l’individuazione dei personaggi. Ovvero: ogni automobile-personaggio, nei film, interpreta ed ha la esatta personalità degli “umani” che l’avrebbe acquistata. Vi faccio un paio di esempi: se in Cars (1 e 2) fosse prevista una parte per il Fantozzi di Paolo Villaggio sarebbe interpretato, ovviamente, da una Bianchina malinconica; se ci fosse Elvis Presley sarebbe una Cadillac, rosa e luccicante. E se fosse il “monnezza” di Tomas Milian? Inevitabile, in borghese e trascurata, ma la Alfa Romeo Giulia della polizia italiana!
Andiamo alle auto-personaggi, scegliendo d’istinto tra i più delineati e significativi.

– Saetta (Lightning) McQueen
Saetta, guascone dal cuor d’oro, non è il corrispettivo preciso di un modello realmente esistente, ma la sintesi di tutte le auto sportive americane, dalla Chevrolet Corvette a, soprattutto, la Ford Gt 40, che negli anni 60 riuscì a far tremare i polsi ad Enzo Ferrari. Il nome stesso evoca l’attore-pilota per eccellenza (insieme a Paul Newman): l’amatissimo Steve McQueen.
Film consigliato: La 24 ore di Le Mans (Lee H. Katzin, 1971)

– Sir Miles Axlerod
Una Land Rover Discovery. In livrea “verde inglese” è il prototipo del gentiluomo di campagna inglese capace di qualsiasi impresa con stile. Anche delle peggiori nefandezze! In Cars 2 è apparentemente convertita all’energia elettrica, per nascondere un grosso motore V8 Rover/Buick su cui vengono costruite gag ed equivoci.
Film: Il giro del mondo in 80 giorni (Michael Anderson, 1956)

– Francesco Bernoulli
Non mi sento di identificarlo con una marca e modello precisi. E’ una vettura che corre sicuramente in Formula 1. E interpreta lo stereotipo (spaccone/latin lover/mammone) dello sportivo italiano all’estero; mi verrebbe da dire: più un calciatore che un pilota.
Film: no. Un’intervista dopo una qualsiasi partita di calcio.

– Chick Hicks
(antagonista di Saetta in Cars 1) assomiglia moltissimo alle Chevrolet Montecarlo e Buick Grand National che correvano, vincenti, il campionato NASCAR negli anni ’80. Ma, soprattutto, è identica, baffoni/griglia compresi al Burt Reynolds spaccone e chiassoso di molti film on the road anni 70/80.
Film consigliato: Il bandito e la madama (Hal Needham, 1977)

– Fillmore
Cosa devo dire? Il pulmino Wolkswagen sta all’iconografia “Hippy” come il concerto di Woodstock, la città di San Francisco ed i fiori nei capelli lunghi. Il tono di voce rilassato, come l’andatura, che suggerisce un uso un po’ generoso di erbe particolari è un plus.
Film consigliato: Alice’s Restaurant (Arthur Penn, 1969)

– Sarge
Alter-ego antagonista di Fillmore; quindi, inevitabilmente un militarista convinto. Interpretato da una Jeep MB, l’auto militare per antonomasia. Tanto nell’immaginario di tutti che, spesso, per dire “una fuoristrada” diciamo “una jeep”.
Film consigliato: qualsiasi film sulla seconda guerra mondiale.

– Ramon
Una Chevrolet Impala del 1959.
Esistono, tra gli appassionati d’auto, specie se “made in USA”, profonde differenze legate, non solo al gusto, ma all’etnia, alla cultura locale, alla musica… Ci sono le auto per gli amanti del rock’n’roll, per i surfisti… Le bande di “chicanos”, i latino-americani, specie nel sud California, adorano le Chevrolet, da fine anni 50 alla metà dei 60, quelle basse e larghe come lasagne. Amano colorarle vivacemente e dotarle di sospensioni idrauliche che permettono acrobazie.
Film: Boulevard Nights (Michael Pressman, 1979. Non so neanche se e come fosse uscito in italiano… Piuttosto cercate il video di “Pretty Fly fo a White Guy” degli Offspring, su Youtube!)

– Luigi
Una Fiat 500! Quale altra auto, più ancora di una Ferrari, può sintetizzare nell’immaginario “l’italianità”? In Cars 2 ovviamente Luigi, nella tappa italiana un po’ pizze e mandolini, incontra suo zio che, con genealogia corretta, è una Fiat Topolino. L’accento modenese del doppiaggio italiano è una chicca in più.
Film: serve un film?

– Doc
E’ il personaggio cui sono più affezionato. Con rigore filologico, Doc, il mentore di Saetta è una Hudson Hornet che, in livrea da corsa, vinse realmente tutto ad inizio anni 50. Pilotata da Herb Thomas, fu soppiantato da Lee Petty, il padre di quel Richard detto “The King”; nel film una Plymouth Superbird celeste (altro tocco filologico).
Doc era doppiato da Paul Newman, l’altro grande attore-pilota. In memoria e rispetto di Newman, deceduto, in Cars 2 il personaggio di Doc viene ricordato e, vivaddio, non rimpiazzato.
Film: uno sulle corse d’auto, magari per assonanza, Giorni di tuono (Tony Scott, 1990)

– Finn McMissile
E’ senza tema di smentita l’alter ego di James Bond. E dell’agente 007 riassume tutte le auto; non è soltanto un’Aston Martin, ma anche un po’ di BMW 507 (usata dall’agente una sola volta) ed un po’ della Lotus di Bond/Roger Moore, perlomeno nei dispositivi subaquei. La voce di Michael Caine rende credibile il tutto.
Film: Un James Bond con Sean Connery, please.

Poi… in Cars 2, prevalgono le macchiette, per quanto ben delineate. La regina d’Inghilterra, ovviamente una Rolls Royce, non vale il cameo del mezzo militare Hummer/Schwarzenegger o il trio di auto “truccate” stile Fast & Furious del primo film. Un plauso invece per gli scagnozzi del cattivo, degni sostituti dei trattori un po’ tonti (come mucche meccaniche) di Cars (1): sono una pletora di modelli dalla fama (o leggenda) di auto inaffidabile; modelli americani sfortunati o economici dell’est europeo. Ennesima chicca per gli auto maniaci.

(di Andrea Denini)

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