Tron: Legacy


Tron LegacySequel di Tron, pellicola targata 1982 e ambientata in un mondo virtuale, Tron Legacy (diretto da Joseph Kosinski) riprende la storia esattamente venticinque anni dopo. Pensato e realizzato in 3D, con un budget di 250 milioni di dollari, trasporta lo spettatore all’interno di un cyber-universo. Chi meglio dei Daft Punk (duo francese di techno ed elettronica) poteva dunque curarne il commento sonoro? Daft-Punk , infatti, è il nome con cui sono conosciuti i musicisti parigini (che appaiono anche nel film come DJ) Guy-Manuel de Homem-Christo (36 anni) e Thomas Bangalter (35 anni), famosi per l’uso di componenti visive d’avanguardia abbinate alle loro canzoni, i cui videoclip sono spesso diretti da registi come Spike Jonze e Michel Gondry. Con il loro stile da techno-club, i Daft-Punk confezionano uno score molto creativo che, se da una parte spazia con citazioni di compositori che hanno fatto storia, come Max Steiner, Maurice Jarre, Bernard Herrmann, John Carpenter e Vangelis, dall’altra ha un sottobosco che ha molto in comune con i suoni musicali al sintetizzatore di Brad Fiedel e con lirismo sinfonico e i ritmi sincopati di Basil Poledouris. Nel complesso, la gestione dello score non è spettacolare; le orchestrazioni sono piuttosto lineari, le progressioni prevedibili e le tecniche di contrappunto e dissonanza sono elementari. La continuità nella partitura è garantita dall’equilibrio tra strumentazione elettronica e sinfonica e tra il tema principale della partitura (interessante nonostante la semplicità) e i motivi costruiti intorno. Per chi è stanco delle convenzioni ed ha voglia di sperimentare nuovi suoni.

(di Barbara Zorzoli)

Postato in Numero 92, Percorsi sonori.

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