Il regista di Singin’ in the Rain, il primo John Ford, e poi Pierre Etaix, il colore restaurato, il Gattopardo presentato da Piero Tosi… Ricchissimo come sempre il programma di Bologna.
Il cinema? “Una menzogna a ventiquattro fotogrammi al secondo”. Quanto al musical, non è affatto in agonia, nemmeno sul grande schermo, come qualcuno insinua: è invece vivo, vegeto e con prospettive future. Lo dice Stanley Donen, ottantasei anni ben portati, guest star della 24° edizione del festival del Cinema Ritrovato, svoltasi a Bologna tra il 26 giugno e il 3 luglio.
Regista classico e autore moderno, leggenda vivente del cinema americano che secondo Godard “danzò tutta l’estate, e fu un’estate prodigiosa”, Donen ha presentato i suoi film al pubblico del Lumière e dell’Arlecchino, ha parlato di cinema, del futuro del musical, del suo speciale rapporto professionale con Audrey Hepburn, la cui presenza nel cast permise la produzione di Due per la strada e Sciarada. E tra i suoi film della retrospettiva, oltre a Singin’ in the Rain proiettato in Piazza Maggiore, ci piace ricordare It’s Always Fair Weather (E’ sempre bel tempo), splendido e malinconico.
L’altro grande evento di Bologna 2010 è stata la programmazione integrale della filmografia muta di John Ford, con ventinove pellicole in programma che arrivavano fino ai primi anni del sonoro: dai film del 1917, l’anno del suo debutto – quando si firmava ancora Jack Ford e l’eroe delle sue storie era l’attore Harry Carey – fino a Pilgrimage (Pellegrinaggio) del 1933, considerato il suo primo “grande” film. In mezzo: storie di guerra, di avventura, di Accademia, di agonismo sportivo. Come Salute (Grande Sfida) del ’29 dove John Wayne e Ward Bond erano solo comparse e il cadetto Bond aveva un ruolo più importante di quello del cadetto Wayne. O come The Black Watch (La guardia nera), sempre del ’29, con Victor McLaglen eroe fordiano nei panni di un ufficiale scozzese.
3 Bad Men (I tre birbanti) del 1926, con la famosa corsa dei pionieri per l’occupazione delle terre, è stato proiettato sull’enorme schermo collocato in Piazza Maggiore, accompagnato dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna che ha eseguito in anteprima mondiale la partitura musicale scritta e diretta da Timothy Brocke. Nella sezione “Ritrovati & Restaurati” sono stati proiettati, tra gli altri, Metropolis di Fritz Lang, Night and the City (I trafficanti della notte) di Jules Dassin, Il Gattopardo di Luchino Visconti, introdotto da Piero Tosi, costumista del film e collaboratore di Visconti, visto da una folla di diecimila persone: e tra le riscoperte spicca quella del Pierre Etaix di Le grand amour, la cui opera è stata di recente integralmente restaurata.
Per “Alla ricerca del colore dei film” abbiamo invece ammirato African Queen (La regina d’Africa) di John Huston, Johnny Guitar di Nicholas Ray, Jubal (Vento di terre lontane) di Delmer Daves e molto altro ancora… Ogni anno, per dirla con Truffaut, lasciamo Bologna “appassionati e stregati”.
(di Antonella Pina)