L’ULTIMO DOMINATORE DELL’ARIA
di M.Night Shyamalan, con Noah Ringer, Nicola Peltz
C’è un altro Avatar in arrivo sugli schermi. E’ tratto da una serie anime trasmessa in tv (Avatar: la leggenda di Aang) e racconta le avventure di un bambino che potrà riportare l’equilibrio nel mondo, se riuscirà a controllare i quattro elementi: oltre all’aria, anche acqua, terra e fuoco.
Diretto dal regista di Il sesto senso e The Village, secondo il quale non si tratta solo di un kolossal in 3D per ragazzi, ma di un vero e proprio film filosofico. Blockbuster sì, ma d’autore.
MISS ADELE E L’ENIGMA DEL FARAONE
di Luc Besson, con Louise Bourgoin, Mathieu Amalric
Avventure fantastiche nella Parigi d’inizio Novecento, dove la reporter Adèle Blanche-Sec si ritrova ad affrontare pterodattili giganteschi, invasioni di mummie, orrori e misteri, e tutto tra gli scenari spensierati della Belle Epoque… Dal fumetto cult di Jacques Tardi, secondo il regista di Nikita.
WALL STREET 2 : IL DENAR NON DORME MAI
di Oliver Stone, con Michael Douglas, Shie Le Boeuf Gordon
Gekko è tornato! Dopo qualche anno di galera, e a ventitré anni di distanza dal primo film, il broker demoniaco di Michael Douglas cerca di risalire la china e di prendersi le sue vendette, facendo leva sul fidanzato della figlia, manco a dirlo anche lui rampante nel mondo della finanza.
Tra denuncia dei crimini economici, rovelli moralisti e tormentati melò familiari, secondo lo stile barocco di Oliver Stone: per riflettere sull’America e sul nostro mondo, dopo le catastrofi di una deregulation che non è solo economica, ma anche etica.
MY NAME IS KHAN
di Karan Johar, con Shah Rukh Khan
Un giovane indiano si trasferisce negli Stati Uniti, si sposa, ma dopo l’11 settembre scopre il razzismo della sua nuova patria. La Bollywood da trasferta di Karan Johar ci racconta la vita degli islamici in Usa dopo l’attacco alle Torri Gemelle: e lo fa alla sua maniera, tra grandi passioni, grandi tragedie, musica e melò, malattia e sentimenti, più la star indiana Shah Rukh Khan.
UNA SCONFINATA GIOVINEZZA
di Pupi Avati, con Fabrizio Bentivoglio, Francesca Neri
Pupi Avati continua a scavare nei drammi quotidiani dell’Italia di oggi: stavolta ci parla di un giornalista sportivo che accusa strani vuoti di memoria e si ritrova improvvisamente ad affrontare l’Alzheimer, al fianco della moglie. Con le immancabili facce di contorno che fanno tanto cinema di Avati, con le sue radici artigianali e un po’ marginali: Gianni Cavina, Serena Grandi, Lino Capolicchio, Vincenzo Crocitti…
BENVENUTI AL SUD
di Luca Miniero, con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro
La commedia francese Giù al Nord riveduta e corretta secondo la geografia italiana: stavolta è un impiegato delle Poste della Brianza, che sogna di trasferirsi a Milano e si ritrova invece spedito nel Cilento. Dove si trasferisce con tutti i suoi pregiudizi sui meridionali… Da uno dei registi di Incantesimo napoletano, stramba commedia di qualche anno fa, in cui una napoletana verace parlava inspiegabilmente milanese e amava il panettùn.
MY SON, MY SON, WHAT YE DONE?
di Werner Herzog
Una donna viene trovata uccisa con una spada orientale, la polizia interviene e a poco a poco si approfondisce la personalità del figlio, barricato con ostaggi. Da un episodio di cronaca, un altro film di Herzog di prepotente originalità, dove la follia di un personaggio estremo
si contrappone alla soffocante oppressione del mondo. Prodotto da David Lynch, con grande cast: Willem Defoe, Brad Dourif, Udo Kier, Chloe Sevigny…
BHUTTO
di Johnny O’Hara
La storia di Benazir Bhutto, ex-primo ministro pakistano: figlia di uno storico leader politico, studia in occidente, vede la sua famiglia a poco a poco sterminata, viene imprigionata, liberata, richiamata trionfalmente dal popolo per guidare un Pakistan culturalmente libero, ma poi assassinata nell’ennesimo attentato.